1. Nel suo lavoro, quale persona la ispira di più?
Nella mia opera più che una persona quello che mi ispira di più é il quotidiano,il presente e la sua rappresentazione.
2. Quando e dove è stato più felice nella sua carriera italiana?
Sempre sono stato felice nellla mia traiettoria sia Italiana che spagnola perché non mi sono mai fatto condizionare ed ho sempre dipinto con gran piacere quello che mi esce dall’ombelico
3.- Il tuo posto più magico in Italia
Il luogo più magico in Italia per me é NAPOLI LA CITTA’ PIU’ CREATIVA DEL MOMENTO
NAPOLI è la città da cui far ripartire il Paese, l’esempio virtuoso di un’attitudine al pensiero autonomo, un preciso modo di guardare il mondo per capire che sei il centro ideale di una geografia solo se aggiungi i sentimenti alle mappe, se non ti omologhi ma esalti i tuoi contenuti peculiari, NAPOLI è un flusso magico che non s’interrompe, una gigantesca energia collettiva che dialoga laicamente con San Gennaro e il Vesuvio, una metropoli capace di dare “santità” a quei viventi che meritano il podio dell’umanità.
Una cittá viva, dove la creativitá é una forma di vita. Vibrante, giovane e piena di stimoli.
Una cittá che non si stanca mai, dove le idee sono sempre uscendo fuori. Una cittá che non dorme, piena di vita, allegra e contagiosa, dove il mondo dell’arte contemporanea é non solo benvoluto ma viene anche riconoscuto e visitato perché come me mezzo Spagnolo e mezzo italiano é un luogo che unisce le due culture quella italiana e quella spagnola. Amo specialmente i quartieri Spagnoli grazie alle mie radici e trovo che si assomigliano tanto a Toledo parti della Andalusia… sopratutto nella struttura e nell atteggiamento della gente, perché certamente i quartieri spagnoli non hanno paragone. Napoli é una citttà dove ho lavorato molto ed esposto molto ,la prima personale che feci a Napoli fu nell’85 e sempre vi ritorno,ho abitato lì e l’ho sempre amata. Adesso finalmente torno a Napoli per esporre nel museo più rappresentattivo dell’arte il PAN,palazzo delle arti,ci torno con molto piacere con una grande mostra antologica,ma basata solo sui miei personaggi da me dipinti nel corso degli anni, quadri enormi che vanno dai primi graffiti degli anni 80 e passando tra i miei vari cicli pittorici(espressionismo feroce, Blood Runneers , Ice-guy,Boys&girl, Grey fino al Fetish degli ultimi quadri. Negli anni 80 ho lavorato molto con artisti Napoletani, avevamo un gruppo il”TAM-TAM ” tra loro Lino Fiorito,Andrea Barbalato, Manzi ed il fotografo Gianni Fiorito ed avevamo aperto una galleria d’arte autogestita che si chiamava “IDRA DUARTE” fu un periodo molto creativo e molto vicino alla Movida Madrilena.abbiamo esposto per tutta Italia e molti artisti Spagnoli venivano a visitarci .
4. Un piano diverso a Roma
“Un plan differente” a Roma sono le feste che organizziamo io e la mia moglie Patricia nel mio atelier che durano 2 giorni con un flusso conttinuo di gente e di amici, serate dove non manca mai una pop-paella preparata dal sottoscritto o dei ricchi Blood Mary shakerati da Patricia,tanta musica e colore.
5. Il suo piato di cocina favorito italiano?
¡Gracias! Spaghettoni Cacio e Pepe nel mio ristorante preferito “l’Antica Pesa” dove spicca un mio murale nellla sala ed un quadro mio nella loro famosissima e fornita Cantina meta di tanti attori hollywoodiani. La famiglia é amica mia da anni e mi trovo a mio agio! Trovo ottima anche la Pasta alla Gricia di Camponeschi che accanto al ristorante ha il suo Wine bar frequentato da tanti artisti dove si fanno i migliori cocktails di Roma e non solo, grazie al famoso ed internazionale Barman Franco Colosimo.
6. Tornare in Spagna? Cosa ti manca di più della Spagna?
In Spagna torno spesso almeno 4 mesi alll’anno specialmente a Madrid dove ho vissuto di continuo dall’83 fino al 93 dove ho lavorato con la grande Juana de Aizpuru nella sua galleria nella Calle Barquillo e dove ho tantissimi amici veri, Alberto Garcia Alix il fotografo, Carlos Ceesepe pintor, l’artista Ana Matias, Antonio Bartrina cantante ed il suo gruppo di tango”Malevaje” l’attrice Rossy de Palma etc…tutti ci rincontriamo ancora come nei vecchi tempi quando uscivamo ogni notte fino al matttino in quella che poi fu chiamata Movida Madrilena. Juana mi trovò una borsa di studio nella Casa de Velazquez dove dipinsi per due anni e poi ho avuto molti altri studiNon mi manca niente della Spagna perciò, perché tutto quelllo che avevo ed amavo lo ritrovo sempre ogni qualvolta vi ritorno.Torno molto spesso anche a Palma de Mallorca dove oltre a molti amici di sempre ho uno studio dove dipingere durante l’estate, quest’anno non mi é stato possibile perché ho dovuto preparare questa megamostra per Napoli che poi ad ottobre si sposterà a Lima -Perù Nel CCE
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